Iovino

Azienda Agricola Montespina

Questa è la storia della Grande Farnia e del Gruccione.

La quercia secolare tutti gli anni attende che l’uccellino acquaiolo, tornato dalle sue migrazioni, prenda il suo posto e lentamente costruisca il suo nido per le future generazioni.

Sul Monte Spina la grande Farnia da secoli svolge il suo lavoro di culla accudente e tutti gli anni il Gruccione torna al sicuro.

Nel cuore dei miei Campi Flegrei tra clima mite e brezza marina ho incontrato Antonio,

Iovino è il suo cognome, nome omen, “cos’altro avrei potuto fare nella mia vita?”

La famiglia Iovino risiede su questo monte dal 1892,un tempo avvolto dai rovi e spine.

Le scarpe del nonno sono un monumento all’ingresso dell’agriturismo, omaggio a chi quella montagna l’ha liberata e ne ha fatto vigneti.

Una magnifica vista dell’intero Golfo di Pozzuoli da un lato, e quella della Solfatara dall’altro, a cogliere i benefici del suolo vulcanico, fertile e rigoglioso.

Naturalmente Antonio, terzo della generazione di viticoltori coltiva la falanghina e il piedirosso ma qui hanno un valore aggiunto, inseriti nel registro delle “Vigne storiche della Regione Campania” i due suoi cru nel cratere, godono della speciale menzione “Vigna Solfatara”.

I filari sono disposti in terrazzamenti a strapiombo tra la Solfatara e il cratere di Agnano, tutta la raccolta si effettua a mano, il suolo profuma di terra e di zolfo.

Il vigneto in piano è accogliente, c’è anche un piccolo palco ed uno spazio per i pic nic, Il tocco femminile si percepisce, Teresa, moglie di Antonio oggi non c’è ma la presenza femminile si capisce da come sono disposti gli oggetti tutto intorno e dalla cura dei dettagli, della disposizione delle luci che nelle calde serate estive fanno da cornice ad eventi, concerti e cene in vigna.

Consiglia, figlia di Antonio Teresa si occupa dell’organizzazione e della comunicazione.

Dopo la passeggiata è il momento di entrare nella sala che affaccia sul mare, quanto prima mi riprometto di trascorrere una domenica a pranzo.

Il figlio di Antonio, Giuseppe è l’agrichef che lavora con i prodotti del territorio, ormai famoso per i vari programmi in tv non lascia mai le proprie radici ed il fine settimana delizia gli ospiti con i suoi piatti a metro zero.

È il momento dell’assaggio, la falanghina e il piedirosso dei vigneti del lago d’averno e la Grande Farnia e Il Gruccione falanghina e piedirosso, vigna solfatara, nati nel cratere vulcanico.

Profumi delicati e complessi al naso, sapidità e freschezza al palato, immagino i piatti di Giuseppe che accompagnano il sorso.

Un tagliere di prodotti di Campagna Amica in accompagnamento, il sabato è possibile anche fare la spesa di questi prodotti genuini.

Non manca nulla, contenta di essere venuta qui ringrazio Antonio per aver rimandato i sui impegni per accogliermi, mi congedo e guardo in agenda quando posso tornare, forse devo di nuovo litigare con la dietologa, ma che importa, mi sento felice!

Mi meraviglio sempre quando passeggio con i piedi sui crateri, pericolosi ma bellissimi e capaci di donarci Vini che sanno di storia, di terra e di mare.

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