Cantine La sibilla

I vignaioli custodi della bellezza

vigneto cruna deLago

Una passeggiata tra le vigne è sempre una buon idea di sabato mattina per me. Questa volta mi è venuta voglia di conoscere la famiglia Di Meo più a fondo, pare infatti che siano non solo produttori di ottimi vini ma anche custodi di tesori nascosti dal tempo…

Bacoli, via Ottaviano Augusto a poche centinaia di metri dalla celebre casina sul lago Fusaro, all’ingresso ci accoglie Mattia, il minore dei tre fratelli seconda generazione di vignaioli dell’azienda, primi pochi convenevoli e il cammino tra i filari è d’obbligo, a sinistra e destra è fiero di raccontarci della cicerchia flegrea, delle fave baiane, del pomodoro cannellino ,le nespole, i primi fichi che fanno capolino e di tutte le erbe mediterranee che completato il panorama olfattivo di questo luogo. Mattia un Virgilio 4.0 non solo ci indica i prodotti della terra ma coglie per noi i frutti più maturi per offrirceli all’assaggio come per suggellare una coerenza tra quello che vedi e quello che porti alla bocca.

Vi sono per questa azienda diversi vigneti, tutti da guadagnare in salita, ognuno con un panorama da togliere il fiato,il lago fusaro e la coltivazione di mitili da un lato e il castello di baia e le isole del golfo di Pozzuoli dall’altro.

panorama dai vigneti

Scendendo la collina dove lasciamo gli ultimi scorci troviamo delle costruzioni recenti ( le dimore dei Di Meo) intervallate da grotte e cellai in opus reticulatum, selvaggia vegetazione intorno e grossi portoni di legno con cardini segnati dal tempo destano in me il primo sussulto. Mattia tira fuori una chiave enorme ed antica, la infila nella serratura e gira come fosse un bambino ad aprire la porta della stanza di un gigante che giace addormentato all’interno. Ed è li che invece dormono in penombra i vini di questa famiglia, affinano in spazi millenari e lo scenario che mi si porge innanzi è suggestivo, quasi mistico. Bottiglie adagiate sul fondo di quello che una volta doveva essere una cantina di stagionatura accessibile probabilmente da una scala che sbuca sotto il pavimento di una antica casa. La luce in questa inverosimile cattedrale fa da atmosfera intima e solenne. Tra le bottiglie tanti oggetti del passato che venivano utilizzati per fare il vino come una volta, adesso oggetti di un antiquariato rurale che ci ricorda i nonni e le estati in campagna.

antiche botti
vini in affinamento

Questo spazio non ci basta più“, la voce di Mattia accompagna il cigolio della porta che richiude dietro di se, ci incamminiamo oltre a visitare le Domus delle quali sono gli attenti custodi. Probabilmente se non fosse stato per la loro innata gentilezza questo patrimonio si sarebbe perso sotto una barbara cementificazione, il progetto però della famiglia ha inglobato e conservato il patrimonio storico lasciando intatta la bellezza dei resti e restituendo dignità e una nuova assegnazione di queste dimore un tempo sommerse di arbusti e pattume. Saranno anch’esse dimore delle prossime bottiglie quando lo spazio precedente sarà completamente saturo, ho immaginato, e così per sempre rispettate e mai più lasciate in decadenza.

opus reticulatum

Il tempo di scuotermi da tanta bellezza ed è ora di deliziare anche il palato, stavolta con i protagonisti delle cantine. Vincenzo, fratello maggiore ed enologo della famiglia è già sotto il portico che ci aspetta, solito sorriso benevolo e cavatappi in mano

Ci accomodiamo sotto il pergolato, fa caldo in vigna ma qui si sta bene e nello spazio preposto alla degustazione iniziamo la nostra danza preferita, quella dello stappa, versa, senti…

In successione le falanghine, , il cru pluripremiato, “CrunadeLago” le annate recenti, le annate più indietro, l’uso del legno , i progetti del papà Luigi, il Piedirosa e i Piedirosso, Vigna Madre e l’obiettivo di portarlo agli onori al pari della CrunadeLago.

Vincenzo è saggio e generoso, è giovane ma ha una sapienza antica che traspare dal suo raccontare ed emozionarsi quando si parla di vino territorio e famiglia. La sua piccolina gioca in giardino all’ingresso dello spazio dedicato ai silos di fermentazione.

Dopo aver attraversato il passato ora il futuro di questa azienda è davanti ai nostri occhi…

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2 Risposte a “Cantine La sibilla”

  1. Bell’articolo!! Mi è capitato di visitare la stessa cantina, e sono d’accordo con il nostro sommelier ironico al 100%

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