L’anfiteatro del vino nei Campi Flegrei
C’è un posto nei Campi Flegrei dove coltivare la vite è puro richiamo alle origini. Nella storia di Gennaro Schiano, produttore di vino e proprietario, con la moglie Alessandra Carannante, delle Cantine del Mare il richiamo alla terra è stato determinante per i bevitori del buon vino.
Dopo anni spesi in America nella ristorazione, Gennaro ha sentito l’invito dei campi ardenti e della sua terra rigogliosa e fertile, tornato a Montediprocida ha conosciuto Alessandra ed insieme hanno dato vita nel al loro progetto di rivalutazione dei vigneti storici della zona, nove ettari strappati all’oblio ed incuria. Fondano del 2003 Cantine del Mare con il loro capolavoro assoluto “Vigna Anfiteatro” così denominata per la straordinaria forma che rimanda ai resti romani presenti in queste zone.
Ci accolgono un sabato assolato e ci accompagnano con la loro auto infilandosi in stradine e vicoletti di cui neanche io, che vivo qui da anni, ne conoscevo l’esistenza. I panorami che si susseguono tra un vigneto e l’altro sono tutti mozzafiato, i filari sono a strapiombo tra il mare ed i costoni di roccia tufacea che svettano dall’acqua. Alessandra ci parla della loro storia mentre Gennaro tocca le piante come per dare la sua approvazione ad ognuna. Girando in lungo ed in largo mi rendo conto di quanta fatica costi tenere insieme tutti i piccoli appezzamenti di cui si prende cura.
E’ quasi ora di pranzo ormai ed è arrivato il tempo di andare a bere qualcosa, Alessandra si rammarica di non aver ancora terminato i lavori per una vera sala da degustazione ma il posto dove ci accomodiamo accanto ad un focolare non ha pari. Qui viene fuori la seconda anima di Gennaro, oste perfetto, affetta salumi e formaggi, mette sott’oli nei piatti mentre nel fuoco cuoce una Signora Pizza condita con cannellino flegreo coltivato in azienda.
E’ arrivato il momento di degustare: Falanghina e Piedirosso i vitigni principali, esclusivamente a piedefranco come solo poche zone al mondo permettono. I vini prodotti tutti in purezza (Gennaro ci tiene a sottolinearlo) regalano a chi li degusta tutta la brezza di questo territorio passando da profumati fiori e sorso vibrante della Falanghina alle trasparenze rubino e sentori di spezie abbracciate ai frutti rossi del Piedirosso flegreo. Non solo le ultime annate però, i nostri vigneron ci propongono una interessante verticale dei loro Cru di Falanghina a dimostrazione che il tempo non scalfisce, anzi esalta le note del bianco vitigno. Ogni bottiglia ha un nome e una storia e noi ci sentiamo felici di appartenere a questi racconti condivisi davanti al focolare.
Cinquantamila bottiglie all’anno, prodotti a km zero, panorami intrisi di storia ed emozioni. Incontrare le Cantine del Mare è un viaggio istruttivo e necessario assolutamente da non perdere.
